Da quasi un mese studenti e insegnanti si stanno scontrando nuovamente con la didattica a distanza (DAD), cosi come successo nel periodo che andava da marzo a maggio, ma quali sono i risultati ad oggi della DAD?.
Già durante il primo lockdown, sono state numerose le difficoltà, che quotidianamente studenti e docenti dovevano affrontare dovute principalmente a connessioni scarse, docenti innervositi dall’atteggiamento di una serie di studenti che fingevano di collegarsi.
Oggi, la situazione non sembra essere cambiata, anzi, alcuni siti noti di gruppi di studenti, suggeriscono addirittura strategie per evitare interrogazione, compiti in classe.
La presenza, fin quando è stata possibile, ha riportato gli studenti ad una pseudo normalità non solo didattica, ma anche sociale , in un contesto, la scuola, che riteniamo uno dei posti più sicuri dove andare.
E’ pur vero che la crescita dei contagi è stata esponenziale contemporaneamente all’inizio della scuola, ma siamo davvero certi che la causa sia stata l’inizio della stessa?
L’abbinamento di una didattica mista, composta da classi in presenza e a distanza sarebbe stata la scelta migliore, quella che applichiamo presso i nostri istituti, dove grazie ad un’ottima gestione dei numeri è possibile abbinare la didattica sia in presenza che a distanza, il tutto senza creare nessuna forma di assembramenti.